Comune di Borgoricco

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Biografia

 
 
Francesco Ugo Tomaselli nasce a Venezia alle sei del mattino del 14 gennaio 1893. Il padre Angelo, allievo a Bologna di Giosuè Carducci e stimato insegnante di italiano, aveva sposato nel 1891 Alice Sartori da cui ebbe due figli, Francesco appunto ed Attilio.
Conseguito il diploma liceale nel 1911, Cesco (questo il diminutivo con cui si farà sempre chiamare) si iscrive a Legge presso l’Università di Padova, facoltà che abbandona dopo due esami per passare a quella, a lui più congeniale, di Lettere.
Al sopraggiungere della Grande Guerra, il giovane Tomaselli si arruola nel famoso Battaglione Vicenzacombattendo al fianco di Cesare Battisti e guadagnandosi, per la sua coraggiosa intrapendenza, una medaglia d’argento e una di bronzo al valor militare.
Conclusosi il conflitto bellico egli può portare a termine gli studi: con una tesi dal titolo Della vita e degli scritti di Giunio Bazzoni (1802-1849). Contributo alla storia del Primo Romanticismo nell’ottobre del 1919 ottiene, con il massimo dei voti e la lode, il diploma di laurea seguito, subito dopo, dal relativo magistero in lettere. Nel frattempo, le sue spiccate doti letterarie si manifestano appieno sia in campo poetico (diverse le poesie pubblicate nel primo decennio del Novecento) che in quello squisitamente giornalistico ove Tomaselli inizia a mettere in luce quella capacità di commistione stilistica che diverrà la più evidente caratteristica dei suoi pregevoli articoli.
Nel 1921 è assunto a Il Gazzettino di Venezia, allora diretto dal suo fondatore Giampietro Talamini. Lì rimane fino al 1925, anno in cui si trasferisce nella redazione de Il Secolo di Milano, piccolo ma attivo giornale da cui mossero i primi passi molti di quei giornalisti che lo stesso Tomaselli ritroverà compagni d’avventura nelle fila delCorriere della Sera. Già alla fine di quello stesso anno, infatti, poco prima dell’allontanamento per mano di Mussolini del direttore Alberto Albertini, Cesco entra a far parte del quotidiano di via Solferino evento che determinò, di fatto, la vera svolta professionale della sua vita.
Al Corriere rimarrà quasi ininterrottamente per poco meno di quarant’anni diretto testimone, in qualità di inviato speciale, dei principali eventi mondiali del Novecento: dal viaggio polare del Norge all’avventura drammatica dell’Italia di Umberto Nobile, dalla campagna d’Etiopia a quella di Russia con l’Armir, dalla guerra civile spagnola all’ascesa di Mao Tse-tung in Cina senza dimenticare il giro del mondo in aereo, il viaggio col veliero nell’Atlantico, la cruda corrida delle balene nei mari del Sud oltre alle numerose e seguitissime corrispondenze dall’Unione Sovietica, dalle Americhe, dal Giappone, dal Medio Oriente, dall’Africa e dall’Europa intera.
Di ritorno dai suoi lunghi viaggi Tomaselli amava passare i pochi giorni di riposo a Cortina e Zermatt – ove poteva coltivare la sua passione per l’alpinismo – nonché a Borgoricco (PD) paese, questo, in cui la moglie Anna Maria (Anita) Bressanin possedeva una splendida villa di campagna.
Morì improvvisamente a Milano il 12 novembre 1963. Fu seppellito nel cimitero comunale di Borgoricco dove ancora oggi riposa.
 
 
(da Bibliografia essenziale degli scritti di Cesco Tomaselli a cura di Oreste Palmiero, Borgoricco, Biblioteca Comunale, 2004).
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